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Moda donna

Il make up di quest'inverno...

True Blood make up

 Da Twilight a True Blood... I Must have? Pelle diafana e occhi vissuti !!

Ebbene si ! Dopo anni in cui il segno distintivo invernale era la tintarella “ iper prolungata” ( la "lampada"), l’autunno-inverno 2010/2011 sarà contrassegnato da pelle diafana, quasi evanescente.
Ma che avrà mai di vantaggioso un look del genere? È presto detto.
Potremmo nascondere bene il nostro viso già ben provato dallo stress quotidiano con un look creato ad arte. La mattina, anziché imprecare dinanzi alle occhiaie potremmo gioire, in modo tale che, insieme all’ombretto scuro, otterremo un look leggermente horror fai da te. Ma soprattutto ci potrà donare una marcia in più nella grande gioco della seduzione. Non ci credete? L’aura erotica che avvolge le dark lady è indubbia, proprio per il loro mix tra atteggiamenti casualmente languidi e innocenti che camuffano, con sapiente arte, appetiti sessuali (e enogastronomici!). Il tutto misto sempre ad una forte dose di humor ( per non spaventare i nostri già ben provati partner!). Quindi, donne di tutto il mondo, armatevi!
La pelle dovrà apparire liscia e chiara. Applichiamo allora, prima una base che uniformi il nostro incarnato, poi un fondotinta (liquido per un effetto naturale mentre compatto se si vuole ottenere un look più definito), il tutto poi fissato dalla cipria rigorosamente stesa con un pennello (maxi o kabuki, come preferite) su viso e collo per il migliore dei nude look...

Di Sarha A.


 

TORNA LA GONNA A RUOTA IN AUTUNNO, MA INTANTO...

Di Mirella Landi

Cortagonna a ruota o lunga fino sotto al ginocchio, ciò che conta è che sia a ruota.

La gonna per l'autunno inverno 2010-2011, riscopre le forme degli anni '50. I  top bustier saranno abbinati ad ampie skirt che esaltino il giro vita. Questo è l'omaggio che gli stilisti fanno alla sensualità femminile. Nostalgia degli anni che furono ? Quando la splendida  Sofia Loren mostrava la silhouette più femminile del mondo? Può darsi di sì. Di certo voglia che la donna emani quel che di rassicurante e sensuale anche un po' in controtendenza col momento storico che la vede invece sempre più determinata grintosa e gioco-forza aggressiva...

E prima che il freddo arrivi?

Se per settembre ed ottobre è presto per indossare la tanto di moda gonna a ruota con maglioncini abbinati, il look giusto prevede shorts di cotone spesso, giacchine magari in lino o fresco lana, od anche gilet bon ton con gonne in pizzo traforato o di raso leggero. E per le grandi occasioni, il tessuto migliore è ancora l'intramontabile tulle.

 

UN BIKINI PER TATUARE L’ESTATE

altPer l’estate 2010 torna protagonista la pelle, la parte del corpo che veste la moda ma al contempo è un nostro tratto distintivo. Il bikini tattoo continua a impreziosire la pelle delle donne che amano giocare con la propria abbronzatura lasciandosi baciare dai raggi solari.
Un piccolo cuore tatuato dal sole sarà il vezzo di chi sceglierà di indossarlo.
La seconda stagione parte all’insegna di grandi novità: Skin evolve il brand in KiSkin e adotta un nuovo claim “Let the sun kisses your skin”, andando a rafforzare il legame tra gli elementi cardine del proprio progetto ovvero la pelle e il bacio del sole. Per l’estate 2010 la nuova collezione è articolata su due modelli: Sushi (top a triangolo e slip basico) e Maki (top a fascia e slip con laccetti). I bikini Kiskin, interamente made in Italy, sono disponibili in tre diversi abbinamenti colore (nero, rosso, turchese) con cuciture e patch a contrasto. Ad essere indossata non è la moda, piuttosto un concetto, un’idea a cui il corpo dà forma ed il costume così verrà apprezzato...soprattutto dopo, una volta tolto.

 

Giorgio Armani donna primavera/estate 2010 - le forme della contemporaneità

Giorgio Armani donna primavera estate 2010Body Art come linguaggio del corpo, incontro tra la performance e il gesto: un riferimento che accende la creatività, una scintilla che, trovato il suo percorso, cambia natura. Diventa colore, linea, forma. Abito.
Un abito Armani che ha la forza del taglio e della costruzione, essenziale nel suo rigore e al tempo stesso, per quel particolare equilibrio che nasce dal bilanciamento dei contrasti, è esuberante, espansivo, sontuoso. Tra colori e rimandi, corposità dei tessuti (raso, taffettà, seta con stecche ricoperte da chiffon doppio che sostengono la struttura) ed eleganza della broderie.
E’ questa calcolatissima miscela, dove l’abito è stato decodificato e ricomposto senza languori e svolazzi, a ricordare una specie di eccentrica purezza che arriva direttamente dal Bauhaus. Con il suo aspetto pulito, la scansione geometrica della gonna che crea movimento e sottolinea la tridimensionalità del corpo, le spalle leggermente mosse oppure, per il gusto di shape definite, tagliate seccamente oblique. Per sottolineare la compattezza di forme sempre brevi, completate a volte da pantaloncini sotto la svelta tunica.
Tutto è corto e si arresta sempre sopra il ginocchio, anche l’abito da sera che non ha mai dato una tale impressione di leggerezza e geometrica modernità, accentuata dalle scarpe basse. Giacche lineari dai bordi impunturati giocano sui grafismi, mescolando sofisticate sfumature neutre, grigio, blu, verde, un inedito color iris, un rosso a basso voltaggio.
Ma è nelle forme mutanti che si esprime la ricerca del nuovo, con tutine che sembrano abiti a portafoglio, modelli sorretti da bretelle-copriseno, pantaloni corti che l’arricciatura rende simili a gonne, camicie a tre strati a motivi scacchiera, con una sola spalla.



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